lunedì 21 maggio 2007

Struttura base di una applicazione

Visto che è il mio primo post (sencondo in realtà ma il primo era solo di test) metto le mani ben avanti premettendo che non sono un esperto (sono uno di quelli che gli inglesi chiamano "wannabes") ma che da sempre mi sono sforzato per cercare di capire quale fosse la progettazione migliore per una applicazione generica. Con il termine "generica" voglio comprendere sia le win applications (ovvero che sono pensate e realizzate per girare un una macchina) che le web applications da accedere dal web, comprendendo anche tutte le sfumature intermedie.
La mia idea che si è formata nel tempo è alla fine molto semplice: alla base di tutto ci deve essere una buona struttura a livelli (la famosa struttura ISO/OSI non avevano sbagliato).
Una prima macro suddivisione è a tre livelli:
- La parte di interfaccia;
- la parte di "intelligenza" (business);
- la parte dei dati.

La cosa fondamentale è che ogni layer abbia una sula macro funzione specifica.

Questo potrebbe essere la descrizione verticale della nostra architettura; per fare in modo che il progretto sia realizzato bene e che non vi siano ripetizioni di codice (da evitare come la peste), bisogna individurare delle suddivisioni "logiche" del nostro codice.

Per fare ciò si deve giocare sia con la creazione di librerie che raggruppano tutta una serie di funzionalità e con i midificatori di visibilità che ogni linguaggio evoluto mette a disposizione (public/private/ etc.) con l'aggiunta di un itelligente uso della clausola static.

Questi sono le mie prime generice e superficiali considerazioni sull'argomento.
Visto che non mi considero mai arrivato, sono in costante ricerca di articoli che possano confermare, migliorare o smentire queste mie idee.
Ogni suggerimento / commeto è ben accetto.


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